Un principio normativo chiave della politica sociale trasformativa è che si basa sui diritti. Ciò implica che sia universale, in quanto diritto esteso categoricamente a tutte le persone in una determinata situazione, oa tutti i cittadini, o, nella sua forma più radicale, applicabile a tutti i residenti indipendentemente dallo status di cittadinanza. Per essere trasformativa, la politica sociale deve anche affrontare le cause profonde delle disuguaglianze e delle ingiustizie sociali. Nel recente passato, in un certo numero di paesi del sud-est asiatico e dell'Asia meridionale, sono emersi approcci che puntavano nella direzione di una politica sociale universale basata sui diritti. Questi suggeriscono che si sia verificata una "svolta sociale" - uno spostamento verso idee e politiche che danno la priorità alle questioni sociali. Nei casi in esame (India, Myanmar, Nepal, Pakistan e Thailandia), le tendenze verso un approccio universale e basato sui diritti ai servizi sociali e ai trasferimenti sociali erano in ogni caso guidate politicamente e il risultato di cambiamenti nel governo - le svolte sociali erano il risultato della contestazione. Al momento, questi paesi stanno subendo contraccolpi politici, con processi democratici e società civile sotto grave attacco. Questo articolo cerca di sottolineare due punti. In primo luogo, un approccio politico trasformativo basato sui diritti e una svolta sociale non vengono automaticamente: è sempre il risultato di contestazioni, sia da parte dell'elettorato e dei loro gruppi di interesse, sia della competizione tra partiti politici. In secondo luogo, i diritti acquisiti e i passi verso la trasformazione possono essere smantellati. Nell'attuale rollback politico globale, è necessario difendere e lottare per una politica sociale trasformativa e basata sui diritti.