Sebbene i responsabili politici e gli studiosi abbiano rivolto una crescente attenzione verso l'innovazione collaborativa e lo sviluppo della conoscenza tra agenzie in prima linea e lavoratori e altri portatori di interessi come cittadini e ricercatori, la ricerca empirica non si è concentrata sulla valutazione (variabile) dei collaboratori riguardo a quale conoscenza è "appropriata" sviluppare. In questo articolo, esaminiamo tali valutazioni della conoscenza attingendo a un caso di studio comparativo di due progetti di innovazione locale condotti dalla Norwegian Labour and Welfare Administration (NAV) in un programma quadriennale di innovazione dei servizi. Sebbene abbiano risposto alla stessa chiamata, i progetti hanno coinvolto lo sviluppo di due tipi di conoscenza molto distinti; una trattava di conoscenza basata sulla pratica e l'altra di conoscenza basata sull'evidenza. Dimostriamo che mentre il primo tipo di conoscenza era contestato e difficile da trasformare in pratica, il secondo ha suscitato poche (se del caso) sfide ed è stato implementato su una scala relativamente ampia. Questi due progetti indicano la possibile esistenza di una gerarchia della conoscenza nei servizi del lavoro e dell'assistenza sociale, dove le forme di conoscenza e i metodi basati sull'evidenza sono considerati più legittimi e appropriati rispetto alle forme di conoscenza collocate "più in basso" nella gerarchia. Discutiamo le ragioni e le implicazioni di questa apparente gerarchia di conoscenze per il lavoro in prima linea e i servizi di welfare.