Le pressioni concorrenziali derivanti dall'integrazione economica europea sfidano sempre più la sovranità territoriale degli stati assistenziali nazionali. Ciò genera la necessità di collocare i regimi nazionali di sicurezza sociale all'interno degli spazi nazionali e sovranazionali, nonché economici e sociali dell'Unione europea. A livello transnazionale, la direttiva 2003 della Commissione europea sulle istituzioni per la pensione professionale (IORP) ha creato l'illusione che un mercato unico per le pensioni professionali sarebbe presto a portata di mano. Ciò non è avvenuto, tuttavia, poiché gli IORP - essendo allo stesso tempo veicoli finanziari e istituzioni di assicurazione sociale - incarnano l'asimmetria costituzionale tra le politiche che promuovono l'efficienza del mercato e le politiche che promuovono la protezione sociale. Mentre l'eliminazione delle barriere finanziarie e fiscali è avvenuta senza intoppi, l'armonizzazione delle componenti sociali e lavorative nell'ambito della pensione professionale non è avvenuta, rallentando lo sviluppo dei piani pensionistici paneuropei. Tuttavia la strada verso un mercato unico della previdenza professionale è ancora aperta, con i primi risultati positivi che emergono dal maggior coinvolgimento degli attori aziendali e sovranazionali.