Il lavoro in piattaforma si confronta con il diritto tradizionale della sicurezza sociale in due dimensioni. In primo luogo, rende incerta e poco chiara la distinzione tra lavoro dipendente e lavoro indipendente, poiché i confini tra questi si confondono. Questa è una sfida profonda per il diritto della previdenza sociale, perché i criteri del lavoro dipendente e autonomo devono essere precisi. Nella determinazione del lavoro come dipendente o autonomo, il diritto tedesco illustra che si è verificata una svolta nella determinazione della condizione lavorativa, passando da criteri esterni e oggettivi alla decisione delle parti contraenti, che deve essere eseguita in base al diritto privato, ma anche rispettata ai sensi dell'art. legge sulla sicurezza sociale. In secondo luogo, il lavoro sulla piattaforma è fortemente intrecciato con la comunicazione digitale, che ha creato un ambiente globale per la comunicazione. In tal modo, il lavoro su piattaforma può anche facilitare il commercio internazionale rendendo il lavoro transnazionale più accessibile ed efficiente. Pertanto, sembra necessario esaminare le implicazioni del lavoro su piattaforma nel diritto internazionale. Il diritto internazionale rende possibile la scelta della legge, eseguita dalle parti contraenti. Di conseguenza, la tutela dei lavoratori da parte del diritto della sicurezza sociale è collegata agli accordi di diritto privato tra il prestatore di servizi e il destinatario del servizio. Le lacune nella protezione sociale dei fornitori di servizi sono diffuse. In molti paesi, è cresciuta la consapevolezza dei deficit di protezione sociale dei lavoratori della piattaforma e le risposte per migliorare lo status sociale dei lavoratori della piattaforma sono state esaminate attentamente. L'analisi rivela che esiste una responsabilità congiunta del prestatore di servizi e del destinatario del servizio di essere vincolati alla copertura previdenziale ai sensi della stessa legislazione nazionale. Tuttavia, dal punto di vista del diritto internazionale, è dimostrato che le riforme devono far fronte a restrizioni previste dal diritto internazionale.